Un rapporto di coppia non è mai stabile ma piuttosto è dinamico: tende infatti a mutare e ad evolversi nel corso del tempo, a partire dal primo incontro, fino alla relazione stabile e alla “costruzione” di un’intimità di coppia all’insegna della complicità. I sentimenti che legano entrambi i partners sono dunque in continua evoluzione. Se nelle fasi iniziali a prevalere è senza alcun dubbio l’attrazione fisica, proseguendo la conoscenza, la relazione, se da un lato diviene più stabile e solida, dall’altro vive un quadro emozionale che tende progressivamente e naturalmente a intiepidirsi.
Subentra dunque una valutazione più realistica e oggettiva del partner: i difetti appaiono più evidenti e diviene più difficile trovare un punto di incontro e “scendere a compromessi” finendo per subire gli effetti dell’intolleranza che sfociano inevitabilmente nella conflittualità di coppia. Vedere deluse le proprie aspettative, riposte fino a quel momento sul partner, può di conseguenza insinuare non pochi dubbi sulla possibilità di proseguire una relazione differente da come immaginata. Rompere un rapporto in crisi, affrontare lo stress separazione, fare i conti con la paura dell’abbandono, non sono le uniche soluzioni per fronteggiare una crisi di coppia. Affrontare la crisi e gestire la conflittualità vivendo al meglio la relazione è possibile con l’aiuto di una terapia di coppia.
Crisi di coppia sintomi
Il termine “crisi” trae origine dal greco che significa “rottura, cambiamento”: può pertanto indicare il termine di una certa fase dell’amore pur non determinandone necessariamente la fine di una relazione. Nell’evoluzione di un rapporto la crisi di coppia rappresenta quasi sempre una tappa obbligata: esserne consapevoli permette di affrontare tale delicata situazione in modo maturo e costruttivo. Recuperare un rapporto è possibile, affrontando in maniera corretta i conflitti col proprio partner e imparando a considerare tale fase al pari di un’ opportunità di cambiamento volta a ritrovare un equilibrato assetto relazionale.
Esistono innumerevoli segnali che possono far presupporre il sopraggiungere di una crisi di coppia. Nel momento stesso in cui si inizia a trascorrere meno tempo col proprio partner, a vivere una sorta di vita parallela pur condividendo i medesimi spazi, a ridurre la vicinanza fisica ed emotiva e di conseguenza anche i rapporti sessuali, a manifestare un certo malessere e l’incapacità di risolvere i conflitti, si finisce per prendere atto della difficoltà nel gestire il rapporto in maniera costruttiva, creando un ulteriore distacco, lo stesso che, senza un’opportuna mediazione da parte di un professionista, può determinare l’inevitabile fine della relazione.
Se dunque il rapporto di coppia presenta una storia propria e una propria evoluzione, è anche vero che, col passare del tempo, entrambi i partner crescono, vivono entrambi esperienze maturative ma non necessariamente con la medesima velocità. Questo disallineamento può provocare difficoltà nella comunicazione così come la perdita degli obiettivi comuni e l’assenza di un sincronismo nelle due evoluzioni individuali che avvengono parallelamente.
Crisi sessualità di coppia
Le difficoltà comunicative legate al rapporto di coppia possono contribuire a rendere la convivenza scontata, arida, poco emozionale e addirittura conflittuale: nelle crisi di coppia solitamente a farne le spese è il desiderio sessuale. Quando la coppia trova sempre più difficoltà a vivere nel quotidiano lo scambio reciproco di emozioni, interessi e coinvolgimenti tende ad avere difficoltà a ricreare quei momenti di intimità che prima nascevano spontaneamente.
Col passare del tempo è piuttosto facile rendersi conto di non percepire il naturale trasporto di un tempo, trovando complesso stabilire un’intesa, una complicità, un’armonia necessarie “sotto le lenzuola“. Nella crisi della sessualità di coppia si finisce dunque per perdere quella motivazione emozionale e passionale che sollecitava proprio il trasporto. Diviene allora sempre meno desiderabile la ricerca, o la proposta, di occasioni di intimità con il partner che rischia ora di apparire come un estraneo.
Questa forma di stress sessuale rende difficile l’abbandono ad atteggiamenti seducenti e a gestualità che richiamano l’erotismo: l’amplesso diviene qualcosa di fuori luogo che finisce per generare malessere, determinando un vero e proprio distacco che induce rigidità, tensione e resistenza.
In questi casi il dialogo è fondamentale. Capire le cause di tali resistenze permette di recuperare un buon rapporto di coppia, migliorando anche tutto ciò che fa da contorno alla sfera intima e sessuale. Un sostegno psicologico alla coppia può rappresentare una valida soluzione per affrontare la crisi, mediante un vero e proprio percorso dedito alla consapevolezza di se’ e dei sentimenti che nutriamo per il nostro partner.
Crisi di coppia dopo la nascita di un figlio
Diventare genitori determina inevitabilmente cambiamenti radicali che possono turbare gli equilibri del rapporto di coppia. Entrambi possono vivere il senso di solitudine, la stanchezza, la frustrazione, l’inadeguatezza e la sensazione di essere in gabbia. Non è raro che tali manifestazioni siano accompagnate da una profonda insoddisfazione coniugale che può facilmente degenerare in una crisi di coppia. Tale condizione, qualora i partner non sappiano affrontare il nuovo contesto in maniera coesa e collaborativa, è caratterizzata da intense frustrazioni, liti frequenti, distanze sempre più consistenti e delusioni reciproche.
Crisi di coppia come superarla
Depressione e rapporto di coppia possono andare di pari passo ma superare una crisi di coppia è comunque possibile se entrambi i partner sono aperti al dialogo e disponibili a gestire attivamente conflitti e difficoltà.
Rapporto in crisi cosa fare? Ecco alcuni suggerimenti utili per affrontare al meglio la relazione, anche attraverso la terapia di coppia:
Ristabilire la comunicazione è fondamentale. Restare passivamente in attesa che le tensioni, la rabbia e le parole non dette risolvano da sole una situazione così complessa, è pericoloso e inutile. Recepiti i primi segnali di difficoltà, è opportuno invece ritagliarsi degli spazi per confrontarsi in maniera critica, discutendo col partner di come ci si sente, di ciò che si prova e si percepisce, prima ancora di valutare insieme cosa nella relazione non funziona come una volta.
Editorial Notes :
Prendersi degli spazi per sé: una coppia si mantiene stabile e sana quando ogni partner mantiene un proprio spazio personale. Per garantire il benessere di entrambi, è sempre consigliato preservare le proprie aree personali dedicate agli affetti e alla famiglia, al lavoro e a sé stessi. Solo stando bene con sé stesso il partner sarà in grado di far stare bene anche l’altro elemento della coppia.
Chiedete aiuto: qualora non si riesca a comunicare il proprio malessere in autonomia, è possibile richiedere aiuto ad un soggetto terzo che guidi tale percorso. Un terapeuta di coppia può rivelarsi un valido aiuto per ritrovare la propria sicurezza, individuando bisogni e desideri ricercati da entrambi i partner all’interno della relazione. Un percorso di sostegno psicologico alla coppia consente di ritrovare la motivazione iniziale, portando a galla tutti quei preziosi elementi che hanno determinato il legame, insegnando all’uno e all’altra ad esprimere liberamente emozioni positive e negative, senza timori né censure, né tantomeno la paura di non essere compresi.
Se all’interno della coppia vi è un concreto desiderio di dialogo, se si è disposti a mediare e a risolvere le incomprensioni, investendo lo stesso impegno iniziale, insieme è possibile trovare nuovi stimoli per rendere la relazione ancora più solida, piacevole e appagante, sotto ogni aspetto.
